martedì 6 agosto 2013

I miei cari amici Aldo Marrella,Peppe Padula e Acilio Leonardo”Nardone”e stefano Piccolo e Peppe Filardi

I miei cari amici Aldo Marrella,Peppe Padula e Acilio Leonardo”Nardone”,quest'ultimo vive al Nord con la famiglia.
Con Aldo,Peppe , Nardone e Gaetano”il mancino”ci incontravamo in estate e assieme ci divertivamo un mondo,solo che da qualche anno Aldo ci ha lasciati; è stato un caro amico non soltanto per me ma per tanti in quanto lavorava per la RAGNO,una grande industria di ceramica;Mi ha fornito pavimenti,rivestimenti ed altro quando ho costruito casa in Via Francesco Barone,dove abito.
Tempo fa decidemmo di andare a pescare i famosi”surici” al largo di S.Domenica di Ricadi.Dopo un'ora neppure un pesce per cui gli dico:: “visto che i surici non mangiano andiamo noi a quel ristorante sulla spiaggia e mangiamo noi”
La mia proposta piacque e ci siamo fatti una grande abbuffata di pesce e frutti di mare accompagnati da un ottimo vino.Solo che alla fine al momento di pagare nessuno aveva portato
in barca denaro per cui ci scusiamo con il titolare ed io lo invito a passare dal negozio di mio fratello Franco che avrebbe saldato il conto.
Un'altra volta con Aldo e le rispettive moglie andiamo ad una serata danzante che si svolgeva alla
marina di Tropea alla famosa “ROTONDA” al lido S.Leonardo.
Avevamo bevuto e non poco e sulla pista abbiamo fatto di tutto meno che a ballare anzi,con grande
disappunto delle nostre moglie,ci siamo messi a ballare i “GIGANTI” convolgendo tutte le belle
donne che si divertivano a seguire con noi quel ballo improvvisato e curioso lasciando i mariti come si suol dire “al palo”. Alla fine stanchi e sfiniti abbiamo salutato i presenti ed abbiamo preso la via di casa contenti della bella e divertente serata trascorsa.
Con Nardone in estate andavamo a caccia di turiste ed in attesa che Tropea si popolasse,visto che
avevo ricevuto al comune dove lavoravo una lettera di due ragazze che volevano trascorrere le ferie estive in Calabria, volevo rispondere alle stesse che le avremmo trovato una buona sistemazione a prezzo accessibile:Subito Nardone prese la palla al balzo e mi disse: “ fatti mandare le foto e poi decideremo il da farsi”.Dopo una settimana le foto delle due ragazze arrivarono,e noi guardandole
rimaniamo un po' stupiti in quanto una era bellina ma molto alta mentre la seconda bassotta proprio adatta per Nardone che in verità non è un gigante.Tutto il pomeriggio siamo con queste foto in mano e prendiamo la decisione suggerita da me:” Nardone quella alta melaprendo io e quella bassotta tu” Ci pensa e poi decide “fai venire solo quella alta perchè la bassota e proprio brutta e non fa per me.” Abbandoniamo l'idea,non rispondiamo alla lettera e tutto finì lì.
Peppe Padula ogni anno lo aspetta con piacere in quanto Nardone e molto simpatico e quando lo sento mi raccomanda:”Gazzusaro salutami il FORGIARO”,così lo chiama in quanto gestisce un'officina qui a Tropea .
Un pensiero va anche a Stefano Piccolo”Stefaneo da marina” così tutti lo chiamavano in quanto abitava in località Marina e siccome faceva il marittimo quando rientrava a Tropea da qualche crociera veniva a salutare gli amici e a me portava sempre qualche ricordino.Ha lasciato la cara
moglie Romania e dei figli che attualmente vivono al Nord anche se,specie la moglie, ogni estate
passa qui a Tropea un piacevole soggiorno.

Voglio ritornare sul grande Raf Vallone che come ho accennato ogni estate veniva nella sua” ITACA” anche se passava tanto tempo vicino Roma dove aveva una bellissima villa in una cittadina che somiglia tanto a Tropea se non erro la famosa Sperlonga.Era molto devoto alla SS Madonna di Romania ed un settembre lontano,c'erano i preparativi per la festa in onore della Patrona di Tropea la quale tante volte salvò la nostra cittadina(si narra che durante l'ultima guerra avvenne un vero miracolo;delle bombe lanciate da un aereo caddero vicino alla nostra villa comunale in un orto e non sono esplose ed attualmente sono conservate nella Cattedrale.
Formiamo una commissione per la raccolta di denaro onde affrontare le spese e quando i componenti intravidero Raf che passeggiava con la sig.ra Elena Varzi,rivolgendosi a me dissero:”certamente a te Raf non ti negherà un ottima offerta”.Mi avvicino,li saluto e chiedo un'offerta per i festeggiamenti,al che lui,con grande stupore della moglie, mia e dei componenti della commissione,sorridendo mi dice:”sono come voi un devoto della Madonna ma la mia offerta
la elargirò in Cattedrale”.
Mio fratello Vincenzo,che in gioventù gli era molto amico,ricordava che Raf un giorno trovandosi in spiaggia gli disse:”preparati che t'insegno a nuotare”;lo alza e lo lancia a mare. Mio fratello che
aveva appena tre anni riusci a stare a galla con grande soddisfazione sua e dei presenti.
Altro avvenimento al Campo Sportivo in una partita di calcio amichevole Raf è stato molto bravo
però non riusciva a fare gool e l'arbitro della gara,Ottorino Ciccarelli per nessun motivo,a richiesta
di tutti gli sportivi che gridavano ad un rigore a nostro favore,non accondiscese neppure quando a
Raf un avversario gli strappò la maglietta(in una foto si notano mio fratello Umberto,Peppe Filardi ed altri e Raf con la maglia strappata)
Ho citato l'amico Peppe Filardi che con mio fratello Umberto erano più che amici, per raccontarvi
un episodio sportivo successo: con la squadra di Vibo Valentia.C'era una rivalità forte e nel campionato di promozione eravamo le due compagini più accreditati.Avevamo oltre al citato Filardi,anche mio fratello Umberto, Peppe Chiapparo,Mimmo Laponte,Cecè Tranfo,Mimmo Ferro,Vittorio Stiriti ed altri.Per la partita che si è svolta qui a Tropea tra la nostra JUVENTUS e la VIBONESE i nostri avversari avevano acquistato un giocatore che aveva militato nella serie A,certo ROTA,ed il nostro allenatore,lo storico DOLFIN,chiamò Peppe Filardi prima dell'inizio e gli raccomandò di francobbolare il famoso calciatore,gli disse:”Peppe non devi dargli un centimetro di spazio,siamo nelle tue mani”.Quel giorno gli spalti erano gremiti di Tropeani e di Vibonesi e Peppe quel giorno fu grandissimo, vincemmo una partita storica e con Rota che complimentandosi con il suo diretto avversario ebbe a dire:”avete un giocatore degno non di promozione ma molto più in alto”.
Un caro affettuoso ricordo per tutti ed in particolare per Filardi che chiamavamo”Abbate Peppe”
in quanto aveva frequentato per motivi di studio il Seminario Diocesano e che purtroppo finì i suoi

giorni molto giovane lasciando moglie e figli.

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