I
L CARISSIMO AMICO MIMMO NACCARI “IL
PADRINO”
Che dire di questo caro amico”MICUCCIO”
figlio di Battistino che a Tropea è stato un personaggio,l'amico di
tutti,si prodigava per tutti ed aveva amicizie dappertutto finanche i
grandi Franco Franchi e Ciccio Ingrassia che incontrava nelle fiere
quando non erano famosi e li aiutava
spesso e volentieri.La sua famiglia è
composta dalla cara moglie Mariuzza e tre figli ed ha abitato
in una casa presa in fitto nei pressi
della Stazione FF SS da un amico un certo Cuzzupoli.
Voleva un bene pazzo al figlio
Giovanni,a Benito ed alla sua adorata NINNI' che vivono a Tropea ed
uno dei suoi più cari amici oltre a mio suocero ero io con cui
divideva parte della giornata.Mi voleva bene come un figlio e veniva
a trovarmi sempre al Municipio dove lavoravo e mi raccontava sempre
avvenimenti trascorsi nel periodo di guerra quando per sbarcare il
lunario si faceva di tutto.Mi narrava che un giorno a Roma,in Piazza
Cinquecento vicino alla Stazione Termini,con mio suocero ed il
fratello Pasquale con una paperella ammaestrata offrivano ai passanti
un bigliettino pescato con il becco della stessa e dicevano che era
di buon augurio e che c'erano indicati dei numeri fortunati da
giocare al lotto e facevano ottimi profitti. Succede però un grave
fatto che li fa finire in Caserma per accertamenti in quanto nelle
vicinanze della Stazione era stato ucciso un generale delle Forze
dell'Ordine. Micuccio e gli altri piangevano specie per la paperella
che i Militari non riuscivano a sistemarla in Caserma per cui scopre
che il Comandante era un Calabrese e piangendo gli disse:”MARESCIALLO
SIAMO TRE SVENTURATI DI TROPEA,DATECI LA PAPERELLA ALTRIMENTI
MORIREMO DI FAME QUI A ROMA”
Questo si commuove e dopo infinite
raccomandazioni li lascia liberi e gli fa consegnare la papera.
Avrei tanti episodi da raccontare e
voglio continuare con quest'altro: Micuccio era un grande giocatore
di dama che si portava sempre dietro anche quando ogni tanto doveva
scontare qualche
breve periodo in “GATTABUIA” per
fatti di poco conto e non gravi.Vado a trovarlo in carcere che
era vicino al Municipio e dove era il
responsabile un amico a cui gli chiesi il permesso di poterlo
visitare per portare un po' di frutta e per salutarlo.Mi autorizza e
non appena Micuccio mi vede,mi abbraccia affettuosamente e prende la
dama e mi sfida “UNA PARTITA SECCA VOGLIO DARTI UNA LEZIONE”-
Giochiamo alla presenza di altri detenuti e del guardiacarceriere e
guarda caso riesco a vincerlo con grande stupore di tutti e Micuccio:
QUI NON DOVEVI UMILIARMI E FRA GIORNI APPENA USCIRO' TI FARO'
CAPPOTTO”- Mi ringraziò per la visita ed io rimase molto contento
in quanto accadeva molto raramente e lui era un grande giocatore di
dama, a Tropea era il numero uno.
Un altro aneddoto è il
seguente:Micuccio,come detto,aveva amici dappertutto e c'era un certo
Mimmo Covelli originario di Crotone che spesso veniva a Tropea ed in
piazza faceva il gioco con le buste in cui erano indicati i regali
che ogni partecipante poteva vincere.Mi fermo con mia moglie e
compro 4 numeri ed all'estrazione Mimmo
Covelli chiama il numero fortunato che avevo comperato io e mi
dice:”GIOVANOTTO PER LA TUA BUSTA SE ME LA LASCI IN CAMBIO TI DO'
QUESTO ASCIUGACAPELLI” io accetto l'offerta con grande stupore suo
e quando l'indomani
racconto ogni cosa a Mimmo Naccari mi
riferì che lo aveva saputo e che Covelli gli aveva detto:UN
GIOVANOTTO MI HA ACCETTATO UN BELLISSIMO REGALO CHE ERA L'UNICO CHE
AVEVO e mi ribadì “ SEI UNO DEI
POCHI CHE HA FREGATO COVELLI IN TUTTA LA SUA
CARRIERA.IO SONO FIERO DI TE E DIRO' A COVELLI”-L'ASCIUGACAPELLI E' IN BUONE MANI.” Pensate che l'ho usato fino a poco tempo fa.
CARRIERA.IO SONO FIERO DI TE E DIRO' A COVELLI”-L'ASCIUGACAPELLI E' IN BUONE MANI.” Pensate che l'ho usato fino a poco tempo fa.
Ne avrei tanti altri episodi ma
concludo e dico che la moglie ed i figli devono essere orgogliosi
di aver avuto un papà come lui.
Altro carissimo amico che ci ha
lasciato molto giovane è stato e non soltanto per me Salvatore La
Torre alias “LA TIGRE”- Di professione faceva il barbiere a
Tropea in un locale nel Centro Storico
e poi con la stessa qualifica fu
assunto alle dipendenze del locale Ospedale:
Era buono,bravo e generoso,sposato e
con figli ed ogni Lunedì,nel periodo invernale,c'era la grande
sfida,allo stadio “DEL SOLE” fra lui e l'eterno antagonista “IL
POLACCO”
Formavano due squadre di calcio e la
TIGRE non voleva iniziare la partita se non scendevo io ad
arbitrare “ SOLO CON TONINO POSSIAMO
PORTARE A TERMINE LE PARTITE”
Ogni lunedì le gradinate erano
affollatissime di gente e non mancava mai “PAPERA”,Pasquale
Teramo che gli gridava: SALVATORE IO SONO QUI, era un suo tifoso e la
Tigre lo accoglieva
con un sorriso.Dall'altra parte la
squadra del POLACCO, in campo erano molto accaniti e litigavano di
continuo.Quando la Tigre vinceva mi diceva: TONINEO GUARDA L'OROLOGIO
E STAI CON GLI OCCHI APERTI,mentre se perdeva : LA PARTITA FINISCE
SOLO QUANDO IL SOLE SI CORICA” Era veramente come un film comico e
loro due sembravano “STALIO ED OLIO”
Vengo con commozione al grande amico di
tutti PATEA,Francesco Orfanò, il pescatore, grandissimo tifoso della
Juve che col suocero erano come due fratelli e con me e Franca sempre
affettuoso e generoso.
.Per una partita molto sentita qui a
Tropea e non solo,-Lazio-Juve,partiamo con un pulmino dell'amico
Totonno alla volta di Roma;c'era anche con noi il suocero tifoso
della Juve.
Giorgio Chinaglia,centravanti della
Lazio, quel giorno è stato grandissimo e vinsero per 3 a
1meritatamente con un grande gol del glorioso centravanti Romano.
Non vi dico al ritorno nel pulmino
tutti erano muti,sembrava di tornare da un funerale.
Vi racconto per stare nel tema di un
giorno dopo i campionati mondiali in Argentina viene a Tropea il
grande Gentile con la moglie e guarda caso si fermano a mangiare nel
ristorante MIRAMARE gestito da mio suocero nella Via Libertà.Arrivano
nel locale tutti i Juventini fra cui anche Patea che da noi era come
uno di casa.Si avvicina e dopo aver salutato i coniugi Gentile gli
dice rivolgendosi a me:”guarda che di fronte a te c'è un tifoso
della Lazio che si dovrebbe vergognare perchè segue suo fratello
Toruccio che vivendo a Roma tifa per la squadra romana,al che Gentile
si rivolge a me e mi chiede se ciò che affermava Patea fosse vero.
Io risposi,” per prima cosa mi congratulo con te e per quello che
hai fatto ai Mondiali ed anche per la bellissima moglie che hai
accanto” poi ti dico: ”mio fratello è un accanitissimo tifoso
della Lazio anche se da anni vive a Roma e guarda caso abita a Torre
Spaccata in V.le dei Romanisti,ma per quanto riguarda ciò che mi
rimprovera Patea non mi vergogno per niente in quanto tifo per una
squadra del Sud e voglio ribadire anche a te che sono loro a doversi
vergognare di tifare per una squadra del Nord anche se trattasi della
“ GRANDE SIGNORA”come la chiamano e ricordo a te ed ai presenti
che a Roma vi siete beccati un bel 3 a 1 meritatissimo per la squadra
del grande Giorgione.”
Gentile prese le mie battute con un
sorriso assieme alla bella moglie e ringraziò tutti per l'affetto
dimostratogli ed in particolare mio suocero che gli offrì il pranzo.
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