Fine anni 50, giornate do spensieratezza e di sorrisi condivisi, i fratelli Collia, Franco Angio', Tonino Accorinti e altri amici |
Memorie Tropeane
Storie - avvenimenti – amici d'infanzia ed altro di Tonino Accorinti "U GAZZUSARU”
sabato 24 agosto 2013
martedì 6 agosto 2013
I miei cari amici Aldo Marrella,Peppe Padula e Acilio Leonardo”Nardone”e stefano Piccolo e Peppe Filardi
I miei cari amici Aldo
Marrella,Peppe Padula e Acilio Leonardo”Nardone”,quest'ultimo
vive al Nord con la famiglia.
Con Aldo,Peppe , Nardone e
Gaetano”il mancino”ci incontravamo in estate e assieme ci
divertivamo un mondo,solo che da qualche anno Aldo ci ha lasciati; è
stato un caro amico non soltanto per me ma per tanti in quanto
lavorava per la RAGNO,una grande industria di ceramica;Mi ha fornito
pavimenti,rivestimenti ed altro quando ho costruito casa in Via
Francesco Barone,dove abito.
Tempo fa decidemmo di andare
a pescare i famosi”surici” al largo di S.Domenica di Ricadi.Dopo
un'ora neppure un pesce per cui gli dico:: “visto che i surici non
mangiano andiamo noi a quel ristorante sulla spiaggia e mangiamo noi”
La mia proposta piacque e ci
siamo fatti una grande abbuffata di pesce e frutti di mare
accompagnati da un ottimo vino.Solo che alla fine al momento di
pagare nessuno aveva portato
in barca denaro per cui ci
scusiamo con il titolare ed io lo invito a passare dal negozio di mio
fratello Franco che avrebbe saldato il conto.
Un'altra volta con Aldo e le
rispettive moglie andiamo ad una serata danzante che si svolgeva alla
marina di Tropea alla famosa
“ROTONDA” al lido S.Leonardo.
Avevamo bevuto e non poco e
sulla pista abbiamo fatto di tutto meno che a ballare anzi,con grande
disappunto delle nostre
moglie,ci siamo messi a ballare i “GIGANTI” convolgendo tutte le
belle
donne che si divertivano a
seguire con noi quel ballo improvvisato e curioso lasciando i
mariti come si suol dire “al palo”. Alla fine stanchi e sfiniti
abbiamo salutato i presenti ed abbiamo preso la via di casa contenti
della bella e divertente serata trascorsa.
Con Nardone in estate
andavamo a caccia di turiste ed in attesa che Tropea si
popolasse,visto che
avevo ricevuto al comune
dove lavoravo una lettera di due ragazze che volevano trascorrere le
ferie estive in Calabria, volevo rispondere alle stesse che le
avremmo trovato una buona sistemazione a prezzo accessibile:Subito
Nardone prese la palla al balzo e mi disse: “ fatti mandare le foto
e poi decideremo il da farsi”.Dopo una settimana le foto delle due
ragazze arrivarono,e noi guardandole
rimaniamo un po' stupiti in
quanto una era bellina ma molto alta mentre la seconda bassotta
proprio adatta per Nardone che in verità non è un gigante.Tutto il
pomeriggio siamo con queste foto in mano e prendiamo la decisione
suggerita da me:” Nardone quella alta melaprendo io e quella
bassotta tu” Ci pensa e poi decide “fai venire solo quella alta
perchè la bassota e proprio brutta e non fa per me.” Abbandoniamo
l'idea,non rispondiamo alla lettera e tutto finì lì.
Peppe Padula ogni anno lo
aspetta con piacere in quanto Nardone e molto simpatico e quando lo
sento mi raccomanda:”Gazzusaro salutami il FORGIARO”,così lo
chiama in quanto gestisce un'officina qui a Tropea .
Un pensiero va anche a
Stefano Piccolo”Stefaneo da marina” così tutti lo chiamavano in
quanto abitava in località Marina e siccome faceva il marittimo
quando rientrava a Tropea da qualche crociera veniva a salutare gli
amici e a me portava sempre qualche ricordino.Ha lasciato la cara
moglie Romania e dei figli
che attualmente vivono al Nord anche se,specie la moglie, ogni estate
passa qui a Tropea un
piacevole soggiorno.
Voglio ritornare sul grande
Raf Vallone che come ho accennato ogni estate veniva nella sua”
ITACA” anche se passava tanto tempo vicino Roma dove aveva una
bellissima villa in una cittadina che somiglia tanto a Tropea se non
erro la famosa Sperlonga.Era molto devoto alla SS Madonna di Romania
ed un settembre lontano,c'erano i preparativi per la festa in onore
della Patrona di Tropea la quale tante volte salvò la nostra
cittadina(si narra che durante l'ultima guerra avvenne un vero
miracolo;delle bombe lanciate da un aereo caddero vicino alla nostra
villa comunale in un orto e non sono esplose ed attualmente sono
conservate nella Cattedrale.
Formiamo una commissione per
la raccolta di denaro onde affrontare le spese e quando i componenti
intravidero Raf che passeggiava con la sig.ra Elena
Varzi,rivolgendosi a me dissero:”certamente a te Raf non ti negherà
un ottima offerta”.Mi avvicino,li saluto e chiedo un'offerta per i
festeggiamenti,al che lui,con grande stupore della moglie, mia e dei
componenti della commissione,sorridendo mi dice:”sono come voi un
devoto della Madonna ma la mia offerta
la elargirò in Cattedrale”.
Mio fratello Vincenzo,che in
gioventù gli era molto amico,ricordava che Raf un giorno trovandosi
in spiaggia gli disse:”preparati che t'insegno a nuotare”;lo alza
e lo lancia a mare. Mio fratello che
aveva appena tre anni
riusci a stare a galla con grande soddisfazione sua e dei presenti.
Altro avvenimento al Campo
Sportivo in una partita di calcio amichevole Raf è stato molto bravo
però non riusciva a fare
gool e l'arbitro della gara,Ottorino Ciccarelli per nessun motivo,a
richiesta
di tutti gli sportivi che
gridavano ad un rigore a nostro favore,non accondiscese neppure
quando a
Raf un avversario gli
strappò la maglietta(in una foto si notano mio fratello
Umberto,Peppe Filardi ed altri e Raf con la maglia strappata)
Ho citato l'amico Peppe
Filardi che con mio fratello Umberto erano più che amici, per
raccontarvi
un episodio sportivo
successo: con la squadra di Vibo Valentia.C'era una rivalità forte e
nel campionato di promozione eravamo le due compagini più
accreditati.Avevamo oltre al citato Filardi,anche mio fratello
Umberto, Peppe Chiapparo,Mimmo Laponte,Cecè Tranfo,Mimmo
Ferro,Vittorio Stiriti ed altri.Per la partita che si è svolta qui a
Tropea tra la nostra JUVENTUS e la VIBONESE i nostri avversari
avevano acquistato un giocatore che aveva militato nella serie
A,certo ROTA,ed il nostro allenatore,lo storico DOLFIN,chiamò Peppe
Filardi prima dell'inizio e gli raccomandò di francobbolare il
famoso calciatore,gli disse:”Peppe non devi dargli un centimetro di
spazio,siamo nelle tue mani”.Quel giorno gli spalti erano gremiti
di Tropeani e di Vibonesi e Peppe quel giorno fu grandissimo,
vincemmo una partita storica e con Rota che complimentandosi con il
suo diretto avversario ebbe a dire:”avete un giocatore degno non di
promozione ma molto più in alto”.
Un caro affettuoso ricordo
per tutti ed in particolare per Filardi che chiamavamo”Abbate
Peppe”
in quanto aveva frequentato
per motivi di studio il Seminario Diocesano e che purtroppo finì i
suoi
giorni molto giovane
lasciando moglie e figli.
lunedì 22 luglio 2013
L CARISSIMO AMICO MIMMO NACCARI
I
L CARISSIMO AMICO MIMMO NACCARI “IL
PADRINO”
Che dire di questo caro amico”MICUCCIO”
figlio di Battistino che a Tropea è stato un personaggio,l'amico di
tutti,si prodigava per tutti ed aveva amicizie dappertutto finanche i
grandi Franco Franchi e Ciccio Ingrassia che incontrava nelle fiere
quando non erano famosi e li aiutava
spesso e volentieri.La sua famiglia è
composta dalla cara moglie Mariuzza e tre figli ed ha abitato
in una casa presa in fitto nei pressi
della Stazione FF SS da un amico un certo Cuzzupoli.
Voleva un bene pazzo al figlio
Giovanni,a Benito ed alla sua adorata NINNI' che vivono a Tropea ed
uno dei suoi più cari amici oltre a mio suocero ero io con cui
divideva parte della giornata.Mi voleva bene come un figlio e veniva
a trovarmi sempre al Municipio dove lavoravo e mi raccontava sempre
avvenimenti trascorsi nel periodo di guerra quando per sbarcare il
lunario si faceva di tutto.Mi narrava che un giorno a Roma,in Piazza
Cinquecento vicino alla Stazione Termini,con mio suocero ed il
fratello Pasquale con una paperella ammaestrata offrivano ai passanti
un bigliettino pescato con il becco della stessa e dicevano che era
di buon augurio e che c'erano indicati dei numeri fortunati da
giocare al lotto e facevano ottimi profitti. Succede però un grave
fatto che li fa finire in Caserma per accertamenti in quanto nelle
vicinanze della Stazione era stato ucciso un generale delle Forze
dell'Ordine. Micuccio e gli altri piangevano specie per la paperella
che i Militari non riuscivano a sistemarla in Caserma per cui scopre
che il Comandante era un Calabrese e piangendo gli disse:”MARESCIALLO
SIAMO TRE SVENTURATI DI TROPEA,DATECI LA PAPERELLA ALTRIMENTI
MORIREMO DI FAME QUI A ROMA”
Questo si commuove e dopo infinite
raccomandazioni li lascia liberi e gli fa consegnare la papera.
Avrei tanti episodi da raccontare e
voglio continuare con quest'altro: Micuccio era un grande giocatore
di dama che si portava sempre dietro anche quando ogni tanto doveva
scontare qualche
breve periodo in “GATTABUIA” per
fatti di poco conto e non gravi.Vado a trovarlo in carcere che
era vicino al Municipio e dove era il
responsabile un amico a cui gli chiesi il permesso di poterlo
visitare per portare un po' di frutta e per salutarlo.Mi autorizza e
non appena Micuccio mi vede,mi abbraccia affettuosamente e prende la
dama e mi sfida “UNA PARTITA SECCA VOGLIO DARTI UNA LEZIONE”-
Giochiamo alla presenza di altri detenuti e del guardiacarceriere e
guarda caso riesco a vincerlo con grande stupore di tutti e Micuccio:
QUI NON DOVEVI UMILIARMI E FRA GIORNI APPENA USCIRO' TI FARO'
CAPPOTTO”- Mi ringraziò per la visita ed io rimase molto contento
in quanto accadeva molto raramente e lui era un grande giocatore di
dama, a Tropea era il numero uno.
Un altro aneddoto è il
seguente:Micuccio,come detto,aveva amici dappertutto e c'era un certo
Mimmo Covelli originario di Crotone che spesso veniva a Tropea ed in
piazza faceva il gioco con le buste in cui erano indicati i regali
che ogni partecipante poteva vincere.Mi fermo con mia moglie e
compro 4 numeri ed all'estrazione Mimmo
Covelli chiama il numero fortunato che avevo comperato io e mi
dice:”GIOVANOTTO PER LA TUA BUSTA SE ME LA LASCI IN CAMBIO TI DO'
QUESTO ASCIUGACAPELLI” io accetto l'offerta con grande stupore suo
e quando l'indomani
racconto ogni cosa a Mimmo Naccari mi
riferì che lo aveva saputo e che Covelli gli aveva detto:UN
GIOVANOTTO MI HA ACCETTATO UN BELLISSIMO REGALO CHE ERA L'UNICO CHE
AVEVO e mi ribadì “ SEI UNO DEI
POCHI CHE HA FREGATO COVELLI IN TUTTA LA SUA
CARRIERA.IO SONO FIERO DI TE E DIRO' A COVELLI”-L'ASCIUGACAPELLI E' IN BUONE MANI.” Pensate che l'ho usato fino a poco tempo fa.
CARRIERA.IO SONO FIERO DI TE E DIRO' A COVELLI”-L'ASCIUGACAPELLI E' IN BUONE MANI.” Pensate che l'ho usato fino a poco tempo fa.
Ne avrei tanti altri episodi ma
concludo e dico che la moglie ed i figli devono essere orgogliosi
di aver avuto un papà come lui.
Altro carissimo amico che ci ha
lasciato molto giovane è stato e non soltanto per me Salvatore La
Torre alias “LA TIGRE”- Di professione faceva il barbiere a
Tropea in un locale nel Centro Storico
e poi con la stessa qualifica fu
assunto alle dipendenze del locale Ospedale:
Era buono,bravo e generoso,sposato e
con figli ed ogni Lunedì,nel periodo invernale,c'era la grande
sfida,allo stadio “DEL SOLE” fra lui e l'eterno antagonista “IL
POLACCO”
Formavano due squadre di calcio e la
TIGRE non voleva iniziare la partita se non scendevo io ad
arbitrare “ SOLO CON TONINO POSSIAMO
PORTARE A TERMINE LE PARTITE”
Ogni lunedì le gradinate erano
affollatissime di gente e non mancava mai “PAPERA”,Pasquale
Teramo che gli gridava: SALVATORE IO SONO QUI, era un suo tifoso e la
Tigre lo accoglieva
con un sorriso.Dall'altra parte la
squadra del POLACCO, in campo erano molto accaniti e litigavano di
continuo.Quando la Tigre vinceva mi diceva: TONINEO GUARDA L'OROLOGIO
E STAI CON GLI OCCHI APERTI,mentre se perdeva : LA PARTITA FINISCE
SOLO QUANDO IL SOLE SI CORICA” Era veramente come un film comico e
loro due sembravano “STALIO ED OLIO”
Vengo con commozione al grande amico di
tutti PATEA,Francesco Orfanò, il pescatore, grandissimo tifoso della
Juve che col suocero erano come due fratelli e con me e Franca sempre
affettuoso e generoso.
.Per una partita molto sentita qui a
Tropea e non solo,-Lazio-Juve,partiamo con un pulmino dell'amico
Totonno alla volta di Roma;c'era anche con noi il suocero tifoso
della Juve.
Giorgio Chinaglia,centravanti della
Lazio, quel giorno è stato grandissimo e vinsero per 3 a
1meritatamente con un grande gol del glorioso centravanti Romano.
Non vi dico al ritorno nel pulmino
tutti erano muti,sembrava di tornare da un funerale.
Vi racconto per stare nel tema di un
giorno dopo i campionati mondiali in Argentina viene a Tropea il
grande Gentile con la moglie e guarda caso si fermano a mangiare nel
ristorante MIRAMARE gestito da mio suocero nella Via Libertà.Arrivano
nel locale tutti i Juventini fra cui anche Patea che da noi era come
uno di casa.Si avvicina e dopo aver salutato i coniugi Gentile gli
dice rivolgendosi a me:”guarda che di fronte a te c'è un tifoso
della Lazio che si dovrebbe vergognare perchè segue suo fratello
Toruccio che vivendo a Roma tifa per la squadra romana,al che Gentile
si rivolge a me e mi chiede se ciò che affermava Patea fosse vero.
Io risposi,” per prima cosa mi congratulo con te e per quello che
hai fatto ai Mondiali ed anche per la bellissima moglie che hai
accanto” poi ti dico: ”mio fratello è un accanitissimo tifoso
della Lazio anche se da anni vive a Roma e guarda caso abita a Torre
Spaccata in V.le dei Romanisti,ma per quanto riguarda ciò che mi
rimprovera Patea non mi vergogno per niente in quanto tifo per una
squadra del Sud e voglio ribadire anche a te che sono loro a doversi
vergognare di tifare per una squadra del Nord anche se trattasi della
“ GRANDE SIGNORA”come la chiamano e ricordo a te ed ai presenti
che a Roma vi siete beccati un bel 3 a 1 meritatissimo per la squadra
del grande Giorgione.”
Gentile prese le mie battute con un
sorriso assieme alla bella moglie e ringraziò tutti per l'affetto
dimostratogli ed in particolare mio suocero che gli offrì il pranzo.
giovedì 18 luglio 2013
Il Grande Raf Vallone
Il grande Campione di calcio
del Torino RAF VALLONE non chè il grandissimo attore cinematografico
nacque a Tropea e riposa nel locale cimitero. Ogni anno la moglie
Elena Varzi con i figli il 2 novembre vengono a commemorarlo ed
appena c'incontriamo nella Cappella di famiglia e la sig.ra Varzi mi
dice: “ lei è stato un caro amico,mio marito me lo diceva sempre”.
Bellissima ancora oggi ed io
lo scorso anno, salutandola, le disse:”bella signora di una
bellezza trascorsa ma non scomparsa”,
E' stata compagna di sempre
del grande attore e fu interprete assieme a lui del grande film IL
CAMMINO DELLA SPERANZA dove si conobbero,si sposarono ed ebbero dei
figli.
Da ricordare RISO AMARO con
Vittorio Gasman e la bella Silvana Mangano,IL MULINO SUL PO un grande
sceneggiato che ci teneva davanti alla TV numerosi e nello stesso
tempo noi Tropeani
siamo orgogliosi di si tanta
bravura del nostro illustre concittadino.
Ricordo di lui un fatto
successo molto tempo fa:”l'allora Sindaco di Tropea,Generale
Riccardo Toraldo di Francia,suo amico,mi disse:”dovresti portare
questi documenti a Raf Vallone il quale
abita nella vicina Parghelia
in una villa “. Vado e lo trovo alquanto adirato e gridava con un
suo
contadino che doveva
costruire una casa colonica nelle sue terre.Voleva realizzarla in un
punto lontano da dove passava,scendendo a valle,una “fiumara”
mentre Raf aveva scelto un altro punto.
“dottore noi qui ci
viviamo tutto l'anno mentre voialtri venite solo per pochi periodi in
estate perciò
Al ritorno a Tropea
raccontai il tutto al Generale che si mise in contatto e gli disse: “
IL COLONO HA RAGIONE perchè lì deve passare tutta la sua vita ed il
rumore dell'acqua gli dà fastidio specie di notte”- Raf che
ascoltava i suoi consigli accondiscese.
Altro aneddoto:
Con Raf organizzavamo presso
il Campo Sportivo delle partitelle di calcio in quanto lui restò
sempre un appassionato ed un giorno s'infuriò con l'amico Antonio
Epifanio il quale ritornato da
Buenos Aires imitava i
grandi campioni argentini e con i suoi movimenti repentini faceva
infuriare
Antonio era molto bravo ed
era allenato da mio fratello Umberto che di lui aveva molta stima e
divenne una vera colonna
della locale JUVENTUS con Mimmo Buttafuoco,Nicola Delorenzo-IL
PARIGINO,Antonio De Luca,MELO DI CUCCURINO,Peppe Calamita,Franco
Crisafio,Saverio De Vita,Franco La Torre,Aldo Collia,Gianfranco
Pugliese,Franco Carmelitano,Tonino Il Gelataio,Mimmo Il Gelataio,LA
TIGRE, Marrabello Giuseppe,Ciambolo ecc
I MIEI COMPAGNI DI LICEO E L'INDIMENTICABILE PROF. ANTONIO ARENA
I MIEI COMPAGNI DI LICEO E
L'INDIMENTICABILE PROF. ANTONIO ARENA
In verità tutti mi hanno
sopportato in quanto ero un po' irrequieto e di tutti conservo un
ottimo
ricordo,da Orazio Toraldo a
Giovanni Ruffa,da Totò Scordo a Franco Cutuli,da Franco Saragò
a Serafino Pantano,da Dino
Sorbilli ad Antonio e Filippo De Vita,da Matteo De Lorenzo a Pasquale
Adilardi e poi passare a
quelle del gentil sesso:Pierina Molina,Amaddeo Maria Luisa,Olga
Naso,Marisetta Tranfo,Anna Maria Loiacono,Tetè Gabrielli,Rosa
Simonelli,Nella Nicolò,Lucrezia
Monbrici,Franca Ruffa e
altri.
Pierina Molina abitava
davanti alla villa comunale,era molto bella e Matteo Delorenzo la
faceva
infuriare per le sue battute
molto spinte.Olga Naso era un vero genio su tutte le materie.Amaddeo
Maria Luisa chiamata dai
familiari”fiore”per la sua bellezza,ci eravamo invaghiti di lei
Pippo Macchione ed io;un giorno da capoclasse annotavo sulla lavagna
quelli irrequieti ed in un'occasione
segnai Pippo che se la prese
e rinproverandomi mi disse”non finisce qui fuori ci
vedremo.All'uscita litigammo non tanto per averlo segnato sulla
lavagna ma perchè eravamo gelosi della bella Maria Luisa con cui
tutto finiva con semplici sguardi di simpatia e con qualche serenata
romantica che dedicavamo con Orazio Toraldo,Nicola Cutuli,Filippo De
Vita ed altri quando passavamo sotto casa situata vicino alla scuola
e pronti a scappare non appena rincasava il papà
.
Orazio Toraldo “IL BUON
MARCHESE”, buono,semplice e generoso,un caro amico.
A scuola era disponibile con
tutti e quando c'era da tradurre qualche versione di greco un po'
difficile tutti ci rivolgevamo a lui in quanto era molto bravo e la
sua cuginetta Marisetta Tranfo lo
faceva impazzire in quanto
per prima voleva la versione e gli diceva:”gli altri devono
aspettare”.
Nel pomeriggio ci
incontravamo all'ultimo piano della sua abitazione in Via Glorizio
vicino alla
Cattedrale e la mamma,donna
Carlotta ed il papà don Lillì ci ospitavano con piacere per
accontentare Orazio che viveva con loro assieme alla sorella Lea e i
fratelli Felice ed Edoardo.
Giocavamo a carte e veniva
pure Franco Cutuli,Pasqualino Adilardi,Cecè Tranfo ed altri e fra
una
partita e l'altra io me ne
andavo in soffitta e mi facevo grande abbuffate di olivi,pan duro e
quanto
di buono c'era.Nel periodo
della vendemmia salivamo a Brattirò dove il papà faceva un ottimo
vino
e noi amici di Orazio
assieme ai contadini calpestavamo l'uva ballando e cantando.
Orazio si trasferì col
fratello Eduardo a Roma in un convitto per studiare mentre io andai a
Torino
a lavorare ospite in casa
della famiglia di mio cugino Luigi.
Tornando a Tropea Orazio si
sposò e si trasferì a Brattirò in una comoda casa di campagna di
sua proprietà e dove la moglie coltivava di tutto finanche aveva un
attrezzatissimo alveare con produzione di ottimo miele
.
Il caro amico Giovanni Ruffa
un vero fenomeno “IL
LATINISTA” con lui traducevamo le versioni cantando ed il
Prof.Rocco
Ruffa gridava “FINITELA VI
CACCIO FUORI”.
Ogni anno gli portavo i
ricci di mare di cui era ghiottissimo e mi diceva:”mi sono fatto
una scorpacciata di spaghetti che erano la fine del mondo”.
Totò Scordo compagno di
banco ed un vero poeta;scriveva poesie bellissime ed in particolare
una la dedicò ad una ragazza che veniva a scuola con noi e per la
quale prese una tremenda cotta.
Franco Saragò che
chiamavamo “Zatopek” in quanto era fortissimo nelle corse a lungo
tragitto.
Dino Sorbilli col quale
abbiamo partecipato ai campionati studenteschi di atletica che si
svolgevano
ogni anno a Catanzaro e dove
io mi classificai terzo nel salto in alto.Terzo in tutta la Calabria
è stata
una grande soddisfazione per
me e per il Prof.Franco Dilorenzo che ci preparava e nell'occasione
il
Prof. di matematica Romano
Paolo mi disse:”non per meriti culturali ma per meriti sportivi ti
do un
bel SETTE,sei contento?”
Veniamo alla prima liceale
dove insegnava latino,greco ed altro un grande Professore che non
trovo
parole per definirlo per la
bravura,preparazione,portamento,l'esimio Prof.Antonio Arena
.Rigoroso fino
all'inverosimile ma tanto umano ed era originario della vicina
Orsigliadi di Ricadi.
Mi prese in simpatia ed ogni
pomeriggio andavo a trovarlo a casa in Largo Galluppi dove aveva
affittato un piccolo
locale.Mi dava utili consigli che io accettavo in quanto si
dimostrava con me come un padre.In classe era molto esigente
bisognava solo studiare con impegno.e lesue lezioni erano veramente
utilissime; per la sua bravura lasciò la Calabria a cui era
attaccatissimo ed
approdò in scuole di altre
città,se non erro Roma,dove contrasse un felice matrimonio coronato
dalla nascita di figli ai quali era molto affezionato,una attualmente
lavora presso il locale ospedale
civile e di lei tutti hanno
parole di elogio per la sua professionalità.L'esimio professore
aveva un'infinità di libri ed in sua memoria verrà aperta una
biblioteca nella sua amata Orsigliadi.
Un saluto da
Tonino Accorinti
Il Carissimo Amico "Ciambolo" Alfonso Toraldo..
Uno dei più cari amici
d'infanzia Alfonso Toraldo- alias CIAMBOLO
Eravamo entrambi
appassionati di films Western però in particolare la nostra
preferenza era per i
quelli di TARZAN IL RE DELLA
FORESTA che per nessun motivo volevamo perdere e facevamo
i salti mortali finanche
andavo,a nome di Ciambolo, dal papà,Don Vincenzino Toraldo,che si
sedeva nel pomeriggio davanti alla famosa “CASINA” nel centro
storico cittadino e che era lo svago per
i signori di Tropea “IL
RITROVO DEI NOBILI”.Gli giravo intorno e lui con un sorriso mi
faceva
avvicinare e mi dava i soldi
per me e per Alfonso per andare al cinema.
Con Ciambolo nella discesa
per andare a mare dove anticamente c'erano due mulini a vento,sotto
la montagna realizzavamo una
capanna con canne e foglie secche e lì ci riposavamo e non facevamo
avvicinare neanche i più cari amici e stavamo all'erta pronti con
frecce e fionde;tutti ci temevano e
Ciambolo aveva due manoni da
fare impressionare anche un grande pugile:Sfidavamo i BARRACCOTI
ragazzi che abitavano le baracche che sorgevano in Via Libertà ed in
due lottavamo
con tutti loro ed avevamo
sempre la meglio in quanto anche io,mingherlino ero agilissimo e
seguivo
i consigli del mio grande
fratellone VINCENZO che inoltre mi suggeriva:”quando litighi molla
sempre il primo cazzotto e non aspettare mai a riceverlo”.
Un giorno ragazzi più
grandi di noi ci istigavano e ci dicevano “ vogliamo vedere chi dei
due è il più forte” ce li siamo dati di santa ragione ed alla
fine sfiniti ci siamo abbracciati dopo un ex equo
e abbiamo giurato eterna
fedeltà con la famosa unione del sangue seguendo l'esempio degli
Indiani nei films.
Ciambolo divenne un grande
calciatore prima nelle squadre locali e poi a Torino dove fece
un'ottima carriera dopo essersi trasferito assieme alla famiglia.
Rientrammo entrambi da
Torino ed una domenica andammo a giocare una partita di calcio nella
vicina Spilinga. C'era fra le due squadre una grande differenza
(Ciambolo era bravissimo,io me la
cavavo abbastanza ed avevamo
con noi fra altri Ciccio Vallone).Succede ad un certo punto
dell'incontro,per non dire dello scontro,che un avversario ingiuria
la mamma di Ciccio Vallone e
di conseguenza scoppia una
guerriglia. Io Ciambolo e Ciccio menavamo come in un ring.
Ad un certo punto vedo un
avversario con un grosso macigno alle spalle di Alfonso per cui mi
lancio come un fulmine e riesco a far cadere la pietra dalle mani e
quando Ciambolo si accorge,lo
sistema “per le
feste”.Sembravano inferociti ed a loro si sono riuniti tanta gente
e fortuna volle che
spavento e tante botte.
Dopo qualche settimana un
mio amico nota la presenza di un tizio di Spilinga che è stato
l'artefice della lite in giro per il paese e non vi dico quante
gliene ho date e gli ho pure consigliato di scomparire subito:
“ricordati quello che hai fatto durante la partita e stai attento
che Ciambolo e Ciccio Vallone ti daranno il resto se sanno che sei
qui a Tropea”.
Alfonso abitava sulla Via
Libertà in una villa bellissima assieme al papà ed alla mamma che
era
una donna tanto buona e che
aveva una bella voce in quanto in gioventù aveva fatto la cantante
ed
inoltre il fratello”TOTO'
IL PRINCIPE” e delle sorelle molto belle.
Tutti gli sportivi ricordano
il grande Ciambolo ed anche mio fratello Umberto che fu il suo
allenatore ed il grande Peppe Filardi, Peppe Chiapparo, Mimmo
Laponte,Vittorio Stiriti, Carminuccio Lorenzo, Aldo Barone, Mimmo
Ferro, Eduardo Toraldo, Nino e Turi Filardi, Cecè
Tranfo, Mimmo Amante ed
altri che facevano tutti parte della gloriosa squadra di calcio
locale
la JUVENTUS.
Con grande affetto
ricordando Ciambolo e tutti gli altri
Tonino Accorinti
Iscriviti a:
Post (Atom)