Uno dei più cari amici
d'infanzia Alfonso Toraldo- alias CIAMBOLO
Dividevamo con lui quasi
tutta la giornata ed ogni pomeriggio dopo pranzo c'incontravamo.
Eravamo entrambi
appassionati di films Western però in particolare la nostra
preferenza era per i
quelli di TARZAN IL RE DELLA
FORESTA che per nessun motivo volevamo perdere e facevamo
i salti mortali finanche
andavo,a nome di Ciambolo, dal papà,Don Vincenzino Toraldo,che si
sedeva nel pomeriggio davanti alla famosa “CASINA” nel centro
storico cittadino e che era lo svago per
i signori di Tropea “IL
RITROVO DEI NOBILI”.Gli giravo intorno e lui con un sorriso mi
faceva
avvicinare e mi dava i soldi
per me e per Alfonso per andare al cinema.
Con Ciambolo nella discesa
per andare a mare dove anticamente c'erano due mulini a vento,sotto
la montagna realizzavamo una
capanna con canne e foglie secche e lì ci riposavamo e non facevamo
avvicinare neanche i più cari amici e stavamo all'erta pronti con
frecce e fionde;tutti ci temevano e
Ciambolo aveva due manoni da
fare impressionare anche un grande pugile:Sfidavamo i BARRACCOTI
ragazzi che abitavano le baracche che sorgevano in Via Libertà ed in
due lottavamo
con tutti loro ed avevamo
sempre la meglio in quanto anche io,mingherlino ero agilissimo e
seguivo
i consigli del mio grande
fratellone VINCENZO che inoltre mi suggeriva:”quando litighi molla
sempre il primo cazzotto e non aspettare mai a riceverlo”.
Un giorno ragazzi più
grandi di noi ci istigavano e ci dicevano “ vogliamo vedere chi dei
due è il più forte” ce li siamo dati di santa ragione ed alla
fine sfiniti ci siamo abbracciati dopo un ex equo
e abbiamo giurato eterna
fedeltà con la famosa unione del sangue seguendo l'esempio degli
Indiani nei films.
Ciambolo divenne un grande
calciatore prima nelle squadre locali e poi a Torino dove fece
un'ottima carriera dopo essersi trasferito assieme alla famiglia.
Rientrammo entrambi da
Torino ed una domenica andammo a giocare una partita di calcio nella
vicina Spilinga. C'era fra le due squadre una grande differenza
(Ciambolo era bravissimo,io me la
cavavo abbastanza ed avevamo
con noi fra altri Ciccio Vallone).Succede ad un certo punto
dell'incontro,per non dire dello scontro,che un avversario ingiuria
la mamma di Ciccio Vallone e
di conseguenza scoppia una
guerriglia. Io Ciambolo e Ciccio menavamo come in un ring.
Ad un certo punto vedo un
avversario con un grosso macigno alle spalle di Alfonso per cui mi
lancio come un fulmine e riesco a far cadere la pietra dalle mani e
quando Ciambolo si accorge,lo
sistema “per le
feste”.Sembravano inferociti ed a loro si sono riuniti tanta gente
e fortuna volle che
un contadino ci fece entrare
in una baracca nei pressi del campo sportivo e tutto finì con tanto
spavento e tante botte.
Dopo qualche settimana un
mio amico nota la presenza di un tizio di Spilinga che è stato
l'artefice della lite in giro per il paese e non vi dico quante
gliene ho date e gli ho pure consigliato di scomparire subito:
“ricordati quello che hai fatto durante la partita e stai attento
che Ciambolo e Ciccio Vallone ti daranno il resto se sanno che sei
qui a Tropea”.
Alfonso abitava sulla Via
Libertà in una villa bellissima assieme al papà ed alla mamma che
era
una donna tanto buona e che
aveva una bella voce in quanto in gioventù aveva fatto la cantante
ed
inoltre il fratello”TOTO'
IL PRINCIPE” e delle sorelle molto belle.
Sposò la bella Irene ed
ebbero la figlia Ida ed un'altra che non vive a Tropea.
Tutti gli sportivi ricordano
il grande Ciambolo ed anche mio fratello Umberto che fu il suo
allenatore ed il grande Peppe Filardi, Peppe Chiapparo, Mimmo
Laponte,Vittorio Stiriti, Carminuccio Lorenzo, Aldo Barone, Mimmo
Ferro, Eduardo Toraldo, Nino e Turi Filardi, Cecè
Tranfo, Mimmo Amante ed
altri che facevano tutti parte della gloriosa squadra di calcio
locale
la JUVENTUS.
Con grande affetto
ricordando Ciambolo e tutti gli altri
Tonino Accorinti
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