lunedì 15 luglio 2013

Il Carissimo Amico Salvatore La Torre alias “LA TIGRE”

Altro carissimo amico che ci ha lasciato molto giovane è stato e non soltanto per me

Salvatore La Torre alias “LA TIGRE”- Di professione faceva il barbiere a Tropea in un locale nel Centro Storico
e poi con la stessa qualifica fu assunto alle dipendenze del locale Ospedale:
Era buono,bravo e generoso,sposato e con figli ed ogni Lunedì,nel periodo invernale,c'era la grande sfida,allo stadio “DEL SOLE” fra lui e l'eterno antagonista “IL POLACCO”
Formavano due squadre di calcio e la TIGRE non voleva iniziare la partita se non scendevo io ad
arbitrare “ SOLO CON TONINO POSSIAMO PORTARE A TERMINE LE PARTITE”
Ogni lunedì le gradinate erano affollatissime di gente e non mancava mai “PAPERA”,Pasquale Teramo che gli gridava: SALVATORE IO SONO QUI, era un suo tifoso e la Tigre lo accoglieva
con un sorriso.Dall'altra parte la squadra del POLACCO, in campo erano molto accaniti e litigavano di continuo.Quando la Tigre vinceva mi diceva: TONINEO GUARDA L'OROLOGIO E STAI CON GLI OCCHI APERTI,mentre se perdeva : LA PARTITA FINISCE SOLO QUANDO IL SOLE SI CORICA” Era veramente come un film comico e loro due sembravano “STALIO ED OLIO”

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Vengo con commozione al grande amico di tutti PATEA,Francesco Orfanò, il pescatore, grandissimo tifoso della Juve che col suocero erano come due fratelli e con me e Franca sempre affettuoso e generoso.
.Per una partita molto sentita qui a Tropea e non solo,-Lazio-Juve,partiamo con un pulmino dell'amico Totonno alla volta di Roma;c'era anche con noi il suocero tifoso della Juve.
Giorgio Chinaglia,centravanti della Lazio, quel giorno è stato grandissimo e vinsero per 3 a 1meritatamente con un grande gol del glorioso centravanti Romano.
Non vi dico al ritorno nel pulmino tutti erano muti,sembrava di tornare da un funerale.
Vi racconto per stare nel tema di un giorno dopo i campionati mondiali in Argentina viene a Tropea il grande Gentile con la moglie e guarda caso si fermano a mangiare nel ristorante MIRAMARE gestito da mio suocero nella Via Libertà.Arrivano nel locale tutti i Juventini fra cui anche Patea che da noi era come uno di casa.Si avvicina e dopo aver salutato i coniugi Gentile gli dice rivolgendosi a me:”guarda che di fronte a te c'è un tifoso della Lazio che si dovrebbe vergognare perchè segue suo fratello Toruccio che vivendo a Roma tifa per la squadra romana,al che Gentile si rivolge a me e mi chiede se ciò che affermava Patea fosse vero. Io risposi,” per prima cosa mi congratulo con te e per quello che hai fatto ai Mondiali ed anche per la bellissima moglie che hai accanto” poi ti dico: ”mio fratello è un accanitissimo tifoso della Lazio anche se da anni vive a Roma e guarda caso abita a Torre Spaccata in V.le dei Romanisti,ma per quanto riguarda ciò che mi rimprovera Patea non mi vergogno per niente in quanto tifo per una squadra del Sud e voglio ribadire anche a te che sono loro a doversi vergognare di tifare per una squadra del Nord anche se trattasi della “ GRANDE SIGNORA”come la chiamano e ricordo a te ed ai presenti che a Roma vi siete beccati un bel 3 a 1 meritatissimo per la squadra del grande Giorgione.”

Gentile prese le mie battute con un sorriso assieme alla bella moglie e ringraziò tutti per l'affetto dimostratogli ed in particolare mio suocero che gli offrì il pranzo.

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